GABRIELA
“Che dire, non vedo l’ora di intraprendere questo viaggio. Sicuramente nel mio cuore, oltre a gioia e tanta curiosità, c’è anche un po' di paura per una lingua che non parlo tanto bene; paura per una cultura completamente diversa dalla mia. Sorgono in me tante domande e tanti dubbi, ma affido tutto al Signore e alla sua volontà. Parto con la voglia di mettercela tutta, di mettermi in gioco a 360 gradi mettendo a disposizione i miei talenti ed essere testimone di fede in ogni persona che incontrerò. In questo momento mi sento di dire semplicemente GRAZIE GESÙ, perché mi ha dato il coraggio di dire “eccomi!” ”.

ALICE
“Sono settimane di concitazione e preparazione, fatte di domande, dalle più sciocche riguardanti il cosa mi devo portare o che tempo farà, a domande più impegnative come: "Sarò all'altezza? Sarò in grado di inserirmi nel gruppo? Cosa potrò fare per loro? Quali sono le mie abilità che posso condividere con loro? " e molte altre. Spesso mi faccio prendere dall'agitazione, ma per ora riesco a calmarmi al pensiero che sto finalmente realizzando questo sogno missionario che coltivo da molti anni. Credo che l'agitazione più grande poco prima di partire (settembre), quando mi renderò conto che tutto questo sta diventando realtà e dovrò fronteggiare il cambiamento, l'uscire dalla mia zona di comfort. Non vedo l'ora di incontrare i ragazzi ed il gruppo di Nakuru, sono sicura che mi faranno sentire a casa, che saranno in grado di donarmi emozioni e ricordi indelebili. Mi auguro davvero che questa sia un'esperienza importante che mi cambierà molto come persona, mi sento pronta e non vedo l'ora di farmi travolgere da tutte queste novità".