"Le realtà che tocchiamo con mano sono principalmente tre: c’è la loja social che raccoglie vestiti, ma anche oggettistica, libri e giochi per bambini di seconda mano, che vengono sistemati per renderli riutilizzabili a chi ne ha bisogno. C’è poi la loja alimentar che recupera alimenti dai supermercati per ridistribuirli alle persone e alle famiglie registrate al centro, con cadenza giornaliera, settimanale o mensile. E infine c’è il centro de dia che ospita all’incirca 30 anziani ed anziane; ed è qui che le nostre giornate iniziano, lentamente.
Le persone arrivano tutte tra le 9.00 e le 10.00, ognuno con il proprio passo, il proprio bastone (che puntualmente dimenticano negli angoli del centro) e i propri deambulatori, più o meno rumorosi.
Qui al centro trovano uno spazio dove vengono fatte attività dedicate a loro, come la ginnastica fisica e mentale, il teatro e le attività artistiche, grazie all’aiuto e alle competenze di professionisti esterni che giornalmente dedicano alcune ore a questi anziani.
A raccontarlo così, sembra quasi un paradiso, ma alcuni giorni sono più complessi di altri. Alcuni di loro soffrono di demenza, di Alzheimer, o hanno problemi fisici, e non è sempre facile gestirli. Ma quello che ci ripaga sono i loro sguardi, quando ci guardano divertiti perché facciamo un po’ i pagliacci. Le tenere carezze che ci regalano quotidianamente, gli abbracci e il tono dolce con cui ci dicono che siamo angeli mandati qui per loro.
Noi, sinceramente, non sappiamo se siamo angeli, ma siamo certi che la nostra presenza e permanenza qui al Centro quest’anno, sta facendo e farà la differenza. Sappiamo che il nostro affetto li aiuta a vivere e ad affrontare le giornate con più leggerezza e amore, e questo li fa e ci fa sentire bene, sappiamo già che ci mancheranno infinitamente al termine del nostro progetto”.
Le persone arrivano tutte tra le 9.00 e le 10.00, ognuno con il proprio passo, il proprio bastone (che puntualmente dimenticano negli angoli del centro) e i propri deambulatori, più o meno rumorosi.
Qui al centro trovano uno spazio dove vengono fatte attività dedicate a loro, come la ginnastica fisica e mentale, il teatro e le attività artistiche, grazie all’aiuto e alle competenze di professionisti esterni che giornalmente dedicano alcune ore a questi anziani.
A raccontarlo così, sembra quasi un paradiso, ma alcuni giorni sono più complessi di altri. Alcuni di loro soffrono di demenza, di Alzheimer, o hanno problemi fisici, e non è sempre facile gestirli. Ma quello che ci ripaga sono i loro sguardi, quando ci guardano divertiti perché facciamo un po’ i pagliacci. Le tenere carezze che ci regalano quotidianamente, gli abbracci e il tono dolce con cui ci dicono che siamo angeli mandati qui per loro.
Noi, sinceramente, non sappiamo se siamo angeli, ma siamo certi che la nostra presenza e permanenza qui al Centro quest’anno, sta facendo e farà la differenza. Sappiamo che il nostro affetto li aiuta a vivere e ad affrontare le giornate con più leggerezza e amore, e questo li fa e ci fa sentire bene, sappiamo già che ci mancheranno infinitamente al termine del nostro progetto”.