Siamo nei bassi Carpazi, in un paesaggio collinare e boschivo dalla bellezza aspra, tanto suggestivo quanto a tratti inospitale. Tra villaggi pittoreschi sorge il comune di Racaciuni, dove siamo stati accolti prima dalla comunità religiosa e poi dai bambini del centro diurno. La relazione con loro è diventata da subito il cuore pulsante della nostra esperienza di SCU.
Ogni giorno è un'avventura. Tra lezioni e gioco libero scopriamo il calore di una comunità che, nonostante le sfide, trova gioia nella semplicità della vita.
Nei nostri primi tre mesi di servizio abbiamo colto il significato profondo del titolo del nostro progetto, sì perché "Una mano alla speranza" è necessaria... a volte anche due.
Oltre al supporto didattico in senso stretto, quello che avviene nei centri diurni di Racaciuni e Roman è pura magia. In sinergia, educatori e assistenti sociali, in un clima familiare, educano i bambini alla gioia, alla speranza, alla solidarietà con fantasia e creatività... insomma, vanno molto oltre quello che è ritenuto necessario.
Forniscono un solido orizzonte valoriale e facendo ciò, costruiscono per questi minori un futuro alternativo a quello a cui sarebbero fatalmente destinati. Non mancano momenti di educazione emotiva attraverso il gioco, laboratori e attività ludiche. Questa è la magia che pervade questi luoghi e che ci fa sentire riconoscenti di farne parte. Ogni nostra azione è finalizzata a creare relazioni positive con e tra le persone che frequentano questi luoghi di accoglienza. E allora ci rendiamo conto che davvero il Servizio Civile è uno strumento di pace tra le nazioni, è vera difesa delle persone, soprattutto le più fragili e in difficoltà.
Ogni giorno è un'avventura. Tra lezioni e gioco libero scopriamo il calore di una comunità che, nonostante le sfide, trova gioia nella semplicità della vita.
Nei nostri primi tre mesi di servizio abbiamo colto il significato profondo del titolo del nostro progetto, sì perché "Una mano alla speranza" è necessaria... a volte anche due.
Oltre al supporto didattico in senso stretto, quello che avviene nei centri diurni di Racaciuni e Roman è pura magia. In sinergia, educatori e assistenti sociali, in un clima familiare, educano i bambini alla gioia, alla speranza, alla solidarietà con fantasia e creatività... insomma, vanno molto oltre quello che è ritenuto necessario.
Forniscono un solido orizzonte valoriale e facendo ciò, costruiscono per questi minori un futuro alternativo a quello a cui sarebbero fatalmente destinati. Non mancano momenti di educazione emotiva attraverso il gioco, laboratori e attività ludiche. Questa è la magia che pervade questi luoghi e che ci fa sentire riconoscenti di farne parte. Ogni nostra azione è finalizzata a creare relazioni positive con e tra le persone che frequentano questi luoghi di accoglienza. E allora ci rendiamo conto che davvero il Servizio Civile è uno strumento di pace tra le nazioni, è vera difesa delle persone, soprattutto le più fragili e in difficoltà.
Chiara e Marco