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Riapertura del Complexo Escolar Divina Providência

LUANDA. A partire dall'inizio di ottobre l'Angola ha deciso di riaprire le scuole, per consentire a migliaia di studenti di recuperare le lezioni perdute durante il lockdown e scongiurare così la perdita dell'anno scolastico. Per favorire una ripresa graduale, il Ministero dell'Istruzione ha infatti scaglionato il ritorno in classe in base alle priorità formative: dal 5 ottobre sono tornati gli studenti universitari e gli studenti delle classi di transizione (quelle soggette a esami di fine anno) del I e II ciclo di istruzione secondaria (6°, 9°, 12° e 13° classe); dal 19 ottobre invece gli studenti della 7°, 8°, 10° e 11° classe e infine il 26 ottobre era previsto il rientro dei piccoli della 5a classe e delle scuole materne, evento purtroppo posticipato ulteriormente a causa del crescente numero di casi positivi da Covid-19 in tutto il paese.
Durante il blocco totale, iniziato ancora a fine marzo, il Complexo Escolar Divina Providência di Luanda gestito dalle Sorelle Povere Serve si è subito attivato per creare le condizioni di base per accogliere gli studenti garantendo loro un ambiente sicuro. Allo stesso modo anche gli insegnanti hanno avuto la possibilità di aggiornarsi grazie a corsi di formazione per poter affrontare il ritorno alla didattica in classe.
"La ripresa delle lezioni è stata vissuta in modo piuttosto timoroso, soprattutto da parte dei genitori dei ragazzi" afferma sr. Elenice. "Nonostante ciò, c'è molto entusiasmo negli studenti che invece hanno voglia di rimettersi a studiare e di vivere coi compagni uno spazio di crescita importante come quello della scuola".
La struttura scolastica accoglie 665 studenti dalla 6a alla 9a classe e per assicurare il distanziamento, si è pensato di suddividere in turni di studio: il primo turno inizia alle 7:15 fino alle 10:00 e il secondo turno entra alle 10:15 e parte alle 12:30 e il terzo inizia alle 13:00 fino alle 17:15. Inoltre le classi, solitamente composte da oltre 50 studenti, sono state scorporate in due gruppi di 25 alunni.
Per quanto riguarda il materiale di bio-sicurezza, sebbene il Ministero dell'Istruzione abbia aiutato le scuole, il complesso scolastico ha ricevuto una quantità minima di materiale. In risposta a questo, i genitori, che si sentono responsabili e coinvolti dirtettamente nella gestione sicura degli spazi, stanno dimostrando molta sensibilità nel mantenere, per quanto possibile, le condizioni necessarie affinché non vi siano casi di contaminazione.
Purtroppo sono già stati riscontrati i primi casi infetti: si tratta dei primi 6 insegnanti, testati per Covid-lo scorso 30 ottobre. Per la scuola è una grande sfida mantenere le condizioni di sicurezza per garantire l'istruzione ma anche la protezione sanitaria degli stessi studenti, poichè il 25% di loro soffre già di patologie respiratorie, drepanocitosi e altre malattie a rischio.