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Nelle periferie dell'Angola

Il Centro Pastorale Santa Josefina Bakhita (CPSJB) è stato fondato l'8 febbraio 2018 dal Cardinale Eugenio Dal Corso (PSDP), con lo scopo di portare sostegno alla popolazione più disagiata di questa sperduta cittadina nel sud dell'Angola.
Caiundo è un paese che si trova nella provincia di Cuando Cubango e dista oltre mille km dalla capitale, Luanda. E' una realtà ai margini, non solo geografici ma anche sociali ed economici, di una nazione che sta tentando di trovare un cammino verso la stabilità economica e politica. Questo luogo porta ancora con sé le conseguenze della guerra civile che ha lasciato nella mentalità della popolazione una cultura del provvisorio che incide fortemente sullo sviluppo psicosociale e formativo di base di bambini, adolescenti e adulti.
Da oltre cinque anni il CPSJB si prende cura della comunità locale composta da bambini, giovani e adulti, di età compresa tra i 5 e i 60 anni. La comunità missionaria, oltre ad essere presente come riferimento spirituale, ha rilevato che la mancanza di opportunità dovute a diversi fattori ambientali, formativi ed economici mina lo sviluppo integrale della persona. Infatti, il contesto educativo è fortemente compromesso: a Ciundo esiste una piccola scuola pubblica con otto classi, ma le lezioni vengono fatte saltuariamente, perché gli insegnanti non sono fissi, e raggiungono Caiundo solo se le condizioni di trasporto ed economiche lo permettono.
Pertanto, una delle prime azioni sociali promosse per contrastare il fenomeno della povertà multidimensionale è stata quella del rafforzamento scolastico dei bambini e degli adolescenti e della promozione dell'alfabetizzazione degli adulti, grazie al supporto di 6 professori volontari.
Sorprendentemente, la risposta della popolazione locale è stata più che positiva: da agosto 2022 fino ad oggi i partecipanti alle iniziative sono stati 309, rispetto all'obiettivo del progetto, che nella sua fase iniziale ne prevedeva 100. Vista la partecipazione massiva e le limitato spazio disponibile, è stato necessario organizzare le lezioni anche all'aria aperta.
Nello specifico, sono stati creati dei gruppi di studenti divisi per classe, per un totale di 259 bambini e ragazzi e significativa è stata la presenza di 50 donne che hanno partecipato a due gruppi di alfabetizzazione di base.
Con il sostegno di DCM si cercherà di dare continuità al progetto per garantire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.