Lanciamo un appello a tutti coloro che volessero rendersi utili per il popolo ucraino in questi difficili giorni.
Anche Missioni Don Calabria si sta attivando per inviare fondi alle realtà missionarie legate all’Opera che si stanno occupando in questi giorni del supporto e dell’accoglienza degli sfollati ucraini che col passare delle ore si stanno muovendo in cerca di un luogo sicuro al riparo dai bombardamenti.
Le notizie che ci giungono dal Paese sono drammatiche. Siamo infatti in contatto con la Fondazione San Giovanni Calabria Ucraina, che opera nella città di Charkiv attraverso un centro diurno per il sostegno psicopedagogico di un centinaio di bambini provenienti da famiglie che sono state coinvolte recentemente nel conflitto del Donbass. Ora, con l’invasione delle truppe russe in città, il centro non è in funzione, ma il presidente della fondazione, assieme alla sua equipe sta cercando di raccogliere viveri e beni di prima necessità da portare alle famiglie che si trovano ancora in città. Inoltre, la fondazione è in contatto con padre Max, un sacerdote salesiano che si trova a Kiev e che anche lui si sta adoperando per aiutare la popolazione locale.
Allo stesso modo, i missionari Poveri Servi della Romania, si stanno mobilitando con la famiglia calabriana di Bacau per organizzare l’accoglienza dei profughi che stanno giungendo dal confine. La solidarietà del popolo rumeno è già tanta, ma necessita del nostro supporto.
Anche Missioni Don Calabria si sta attivando per inviare fondi alle realtà missionarie legate all’Opera che si stanno occupando in questi giorni del supporto e dell’accoglienza degli sfollati ucraini che col passare delle ore si stanno muovendo in cerca di un luogo sicuro al riparo dai bombardamenti.
Le notizie che ci giungono dal Paese sono drammatiche. Siamo infatti in contatto con la Fondazione San Giovanni Calabria Ucraina, che opera nella città di Charkiv attraverso un centro diurno per il sostegno psicopedagogico di un centinaio di bambini provenienti da famiglie che sono state coinvolte recentemente nel conflitto del Donbass. Ora, con l’invasione delle truppe russe in città, il centro non è in funzione, ma il presidente della fondazione, assieme alla sua equipe sta cercando di raccogliere viveri e beni di prima necessità da portare alle famiglie che si trovano ancora in città. Inoltre, la fondazione è in contatto con padre Max, un sacerdote salesiano che si trova a Kiev e che anche lui si sta adoperando per aiutare la popolazione locale.
Allo stesso modo, i missionari Poveri Servi della Romania, si stanno mobilitando con la famiglia calabriana di Bacau per organizzare l’accoglienza dei profughi che stanno giungendo dal confine. La solidarietà del popolo rumeno è già tanta, ma necessita del nostro supporto.
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Causale da indicare sul bonifico: EMERGENZA UCRAINA