I missionari dell'Opera sono arrivati all'inizio del 2024. Inizialmente ospitati a Bissau per fare un corso intensivo di creolo-portoghese, la lingua locale, già nel mese di aprile sono stati trasferiti nella casa della comunità religiosa di Buba, nel sud del Paese.
Qui i religiosi hanno in gestione la scuola professionale agraria, fondata dalla diocesi nel 2017. Ma la sede della loro missione sarà nel villaggio di Fulacunda, che si trova a circa 30km.
Quella dell'educazione è una vera e propria sfida: visti gli alti livelli di povertà e la difficoltà dello Stato di raggiungere le zone rurali, l'accesso alla scuola è problematico. Come ci ha spiegato fr. Miranda "Purtroppo ci sono molte famiglie troppo povere per mandare i figli alla scuola professionale perché c’è un’iscrizione da pagare. Si tratta di una quota davvero molto modesta, ma ugualmente questo rappresenta un limite per i più poveri. D’altra parte la scuola non ha alcun contributo dallo Stato, quindi non ha altro modo per sostenersi almeno per il momento. Stiamo lavorando per trovare delle fonti di sussistenza alternative, ad esempio promuovendo nel territorio adiacente alla scuola un’attività di produzione agricola e allevamento, in modo da poter accogliere più ragazzi".
Anche il trasporto risulta difficile; chi viene da fuori infatti, con le strade ancora non asfaltate e la stagione delle piogge, fatica a raggiungere in tempo le lezioni. E non ultimo, c’è la questione delle competenze degli insegnanti. Purtroppo sono pochi i docenti specializzati in questo campo e in genere quelli che ci sono restano nelle città più grandi. Quindi non è facile reperire il personale adeguato.
Infine, l'acqua. A Buba esistono dei pozzi per reperirla, ma sono poco profondi e quindi essa è spesso contaminata e nella stagione secca tende a scomparire. Questo rappresenta un problema per la popolazione e naturalmente anche per l’agricoltura.
Per questo motivo, il primo e urgente passo da fare per i missionari è proprio la costruzione di un nuovo e più profondo pozzo, per rifornire la scuola dell'acqua necessaria per le attività formative, ma anche per la popolazione locale.
Il nostro impegno come DCM è proprio quello di sostenere fr. Miranda e don Luciano in questo progetto.
Contattaci se vuoi saperne di più.
Qui i religiosi hanno in gestione la scuola professionale agraria, fondata dalla diocesi nel 2017. Ma la sede della loro missione sarà nel villaggio di Fulacunda, che si trova a circa 30km.
Quella dell'educazione è una vera e propria sfida: visti gli alti livelli di povertà e la difficoltà dello Stato di raggiungere le zone rurali, l'accesso alla scuola è problematico. Come ci ha spiegato fr. Miranda "Purtroppo ci sono molte famiglie troppo povere per mandare i figli alla scuola professionale perché c’è un’iscrizione da pagare. Si tratta di una quota davvero molto modesta, ma ugualmente questo rappresenta un limite per i più poveri. D’altra parte la scuola non ha alcun contributo dallo Stato, quindi non ha altro modo per sostenersi almeno per il momento. Stiamo lavorando per trovare delle fonti di sussistenza alternative, ad esempio promuovendo nel territorio adiacente alla scuola un’attività di produzione agricola e allevamento, in modo da poter accogliere più ragazzi".
Anche il trasporto risulta difficile; chi viene da fuori infatti, con le strade ancora non asfaltate e la stagione delle piogge, fatica a raggiungere in tempo le lezioni. E non ultimo, c’è la questione delle competenze degli insegnanti. Purtroppo sono pochi i docenti specializzati in questo campo e in genere quelli che ci sono restano nelle città più grandi. Quindi non è facile reperire il personale adeguato.
Infine, l'acqua. A Buba esistono dei pozzi per reperirla, ma sono poco profondi e quindi essa è spesso contaminata e nella stagione secca tende a scomparire. Questo rappresenta un problema per la popolazione e naturalmente anche per l’agricoltura.
Per questo motivo, il primo e urgente passo da fare per i missionari è proprio la costruzione di un nuovo e più profondo pozzo, per rifornire la scuola dell'acqua necessaria per le attività formative, ma anche per la popolazione locale.
Il nostro impegno come DCM è proprio quello di sostenere fr. Miranda e don Luciano in questo progetto.
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