
MATTEO
"Cosa provo in questi giorni prima della partenza? Da un lato mi sento un po’ spaventato, visto che si tratta della mia prima esperienza missionaria e non so cosa aspettarmi, ma dall’altro lato sono felice, quasi euforico all’idea di partire perché sono convinto che questo viaggio mi aprirà la mente e avrò uno sguardo nuovo sulla vita".
MILO
“Un primo viaggio in un Paese così remoto mi suscita emozioni contrastanti fra loro: da un lato c'è la paura dell’ignoto, ma dall’altro c'è una grande voglia di conoscere, imparare e dedicarmi ad una nuova esperienza per poter poi tornare arricchito, con una maggiore consapevolezza e crescita personale”.
"Cosa provo in questi giorni prima della partenza? Da un lato mi sento un po’ spaventato, visto che si tratta della mia prima esperienza missionaria e non so cosa aspettarmi, ma dall’altro lato sono felice, quasi euforico all’idea di partire perché sono convinto che questo viaggio mi aprirà la mente e avrò uno sguardo nuovo sulla vita".
MILO
“Un primo viaggio in un Paese così remoto mi suscita emozioni contrastanti fra loro: da un lato c'è la paura dell’ignoto, ma dall’altro c'è una grande voglia di conoscere, imparare e dedicarmi ad una nuova esperienza per poter poi tornare arricchito, con una maggiore consapevolezza e crescita personale”.
PAOLA
“Viaggiare ha molti sinonimi, non significa solo spostarsi da un luogo all'altro ma anche recarsi presso qualcuno e fare visita. Visitare ed essere visitati è sempre occasione di crescita per tutti. Se si accorciano le distanze, quello che è lontano, sconosciuto, timoroso può diventare vicino, noto e sicuro. Essere viaggiatori non è essere turisti, il valore aggiunto implica il conoscere e lasciarsi conoscere, pur se per un tempo breve. L’importante è vivere con pienezza.
Visitare è condividere il tempo, il lavoro, le situazioni, le culture; soprattutto costringe noi stessi e gli altri ad avere uno sguardo nuovo. Sguardi nuovi su cose e persone nuove. Guardare è l'azione necessaria per vedere, l'andare oltre".
Visitare è condividere il tempo, il lavoro, le situazioni, le culture; soprattutto costringe noi stessi e gli altri ad avere uno sguardo nuovo. Sguardi nuovi su cose e persone nuove. Guardare è l'azione necessaria per vedere, l'andare oltre".