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Sara

Sara è educatrice e referente di una comunità per minori stranieri non accompagnati dell'Opera Don Calabria. Era dalla fine del 2019 che voleva dare una svolta alla sua vita, per allargare lo sguardo e le sue opportunità. Sara è partita lo scorso marzo per il Kenya, dove per un mese ha prestato servizio al Welcome to the Family di Nakuru.
Sara si è avvicinata a Missioniamoci un po' per caso o come dice lei, forse per un segno del destino: "Dopo una relazione finita, la voglia di vedere il mondo al di là del mio naso si è fatta sempre più forte. In quel periodo, era ottobre 2019, sono entrata in turno e sono andata alle macchinette del caffè, lì ho trovato appeso alla macchinetta il volantino di Missioniamoci. Era un segno! Dovevo andare! Ho preso quindi contatto con l'equipe e ho partecipato alla formazione".
Il percorso era iniziato bene, ma a causa del Covid, è passato online. Di conseguenza i viaggi sono saltati, ma Sara non ha perso la speranza di partire. Dopo una serie di riflessioni, la scelta della meta è stata orientata sul Kenya e finalmente nel 2023 ha realizzato questo sogno.
Nella missione è stata accolta da suor Elenice e suor Chiara e da tutta la comunità residenziale. Nonostante la difficoltà iniziale con la lingua e alcuni giorni passati a riposare per una brutta influenza, l'esperienza di Sara è continuata alla grande: ha imparato a fare il pane, ha aiutato le bambine a zappare l'orto e sistemare il cortile, ha cucinato per loro, ballato, cantato, giocato e disegnato con loro, ha supportato gli interventi educativi degli operatori del centro e si è anche svagata accompagnando le sorelle al mercato per le faccende quotidiane.
"Qui ho riscoperto la mia spensieratezza nello stare con gli altri. Quindi il fatto anche di parlare nonostante il mio terribile inglese mi ha fatto divertire ed entrare maggiormente in relazione con tutti. Mi porto a casa l'energia, il calore umano, gli abbracci, i sorrisi e le risate, la vita vissuta con gusto e lentamente nella semplicità. È stata un’esperienza che mi ha dato voglia di vivere, di lamentarmi meno e di essere grata per tutto ciò che ho".
 
DI MISSIONIAMOCI HA DETTO:

"Ho trovato utile la formazione. Mi ha fatto capire molte cose, soprattutto il fatto che non si va nei Paesi del Sud del Mondo per aiutare, ma per conoscere, condividere, entrare in contatto con le persone e con le culture altre, senza la pretesa di sentirci migliori o di sentirci potenti nel cambiare il loro mondo".